Colorful tiles on the roof of St. Stephen's Cathedral in Vienna

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Informazioni stampa Vienna 12/2022 Perché il social business a Vienna funziona

L’attenzione di Vienna alle tematiche sociali è evidente fin dalla Vienna Rossa del 1919. I progetti di social business mostrano come questo modo di pensare e agire possa essere applicato anche ai giorni nostri.

magdas Hotel, social business in risposta alla mancanza di personale

Il magdas Hotel è il primo social business hotel in Austria, parte di un gruppo di iniziative coordinate dall’Arcidiocesi di Vienna e riunite nel marchio magdas, fondato nel 2012. Il “gruppo magdas” si è posto l'obiettivo di risolvere le problematiche sociali in modo imprenditoriale, quando utile e fattibile. Il nome gioca anche con l'idea di provocare un "mi piace!" (Magdas/(ich) mag das = mi piace) da parte dei dipendenti. Oltre al ramo alberghiero, le attività di magdas comprendono anche servizi di pulizia, recycling e consegna di pasti. Attualmente lavorano per il social business di magdas 200 persone. L’idea del social business si riconduce al premio Nobel Muhammad Yunus, secondo cui un’azienda di questo tipo reinveste nella propria attività tutti i profitti generati e non si avvale di sovvenzioni che non sarebbero aperte anche a qualunque altra azienda privata.

Dal 2015 al 2021 l'Hotel magdas si trovava nel secondo distretto, in autunno (l'inaugurazione ufficiale è avvenuta il 10 novembre 2022) il gruppo ha aperto un nuovo hotel basato sulla stessa formula a un nuovo indirizzo. La ristrutturazione di quella che un tempo era una residenza per sacerdoti e per anziani della Caritas in Ungargasse 38, nel terzo distretto, è stata finanziata con 57.306 euro raccolti con una campagna di crowdfunding e con un prestito quinquennale della Caritas pari a 1,5 milioni di euro. Per riuscire a realizzare il progetto con questa somma l'attenzione si è concentrata sul riciclaggio e sull'upcycling. Con l'aiuto dello studio di architettura BWM e dell'artista austriaco Daniel Büchel elementi preesistenti, come gli armadi a muro dell'ex-residenza, sono stati smontati e trasformati in tavoli, lampade e panche. Questa fase di trasformazione è durata dal febbraio 2021 all'ottobre 2022. Numerosi oggetti ricevuti in dono, ma anche materiali di alta qualità come i tessuti della storica azienda Backhausen e mobili accuratamente restaurati vanno ad arricchire gli interni dell'hotel. I punti di forza della nuova sede sono la cappella degli anni Sessanta al sesto piano, perfettamente conservata, due camere accessibili anche in sedia a rotelle, due camere appositamente adattate per persone con problemi di vista e udito e l'attrezzatura ad alta efficienza energetica dell'intero edificio.

Più di 80 persone entrate in Austria come rifugiati hanno avviato la loro carriera presso l'Hotel magdas, e hanno potuto in seguito trovare impiego presso altre aziende. Anche disoccupati di lunga durata, persone diversamente abili, migranti e persone uscite di prigione vengono aiutate ad entrare nel mercato del lavoro con questo tipo di progetti. Soprattutto in tempi di crisi, l'integrazione e la formazione sono misure efficaci e risposte lungimiranti alla carenza di personale. Attualmente due terzi dei 35 dipendenti in tutti i settori dell'hotel (pulizie, gastronomia, front office, etc.) erano un tempo rifugiati. Assistenza e supporto individuali contribuiscono a garantire il successo, per esempio con corso di tedesco, sostegno durante un percorso di scuola professionale o formazioni specifiche. Una volta all'anno si organizza un workshop interculturale per tutto il personale, per facilitare così la cooperazione all'interno del team internazionale. C'è inoltre un'assistente sociale a cui il personale può rivolgersi.

Habibi & Hawara si basa su tre pilastri: sostenibilità sociale, ecologica ed economica.

Dal 2016 il ristorante Habibi & Hawara si basa su una formula di successo che prevede i tre pilastri della sostenibilità sociale, ecologica ed economica: Habibi & Hawara Gastronomiebetriebe GmbH è un programma privato e indipendente di formazione e integrazione per persone con un passato di rifugiato o migrante. Due terzi dei dipendenti sono rifugiati o migranti. L'azienda offre posti di lavoro equamente retribuiti, un programma di formazione di alta qualità e un ambiente di lavoro gratificante. La particolarità di questa formula è che si adottano misure specifiche per consentire ai dipendenti di diventare imprenditori e imprenditrici.

Aggiornamento 26.1.2023: a causa dello stato d'insolvenza, tutte le sedi, ad eccezione del ristorante nel terzo distretto, rimangono chiuse:

  • 1., Wipplingerstrasse 29, Habibi & Hawara Eins, https://habibi.at/
  • 2., Bruno-Marek-Allee 23, Habibi & Hawara Nordbahn
  • 3., Platz der sozialen Sicherheit, Habibi & Hawara Landstraße
  • 7., Siebensterngasse 46, Habibi & Hawara Siebenstern
  • 22., Simone-de-Beauvoir-Platz, Habibi & Hawara Seestadt

Caffè generazionale: inclusione per combattere la povertà degli anziani

L'impresa sociale e caffè per anziani di Vienna Vollpension, dove i pensionati cucinano e servono ai tavoli, è stata fondata dieci anni fa. L'idea alla base è da un lato quella di contrastare l'indigenza degli anziani e, dall'altro, di prendere provvedimenti efficaci per opporsi alla loro solitudine, un problema particolarmente diffuso nelle città. L'obiettivo dei fondatori Mike Lanner, Moriz Piffl, Julia Krenmayr e David Haller è quello di realizzare un mondo, in cui anziani e giovani possano imparare insieme e l'uno dall'altro, vivano insieme e si aiutino a vicenda in un rapporto da pari a pari. Puntare su ciò che si ha in comune e non su ciò che divide, la povertà e la solitudine in età avanzata non devono trovare posto nella società.

L'ultimo progetto è quello dei corsi di pasticceria con le nonne, rivolto ai viennesi ma anche ai turisti. Tutti gli anziani hanno un contratto di lavoro che prevede una remunerazione al di sotto della soglia di reddito minimo, in modo da permetter loro di guadagnare qualcosa esentasse in aggiunta alla pensione mensile. 45 pensionati lavorano circa dieci ore alla settimana per Vollpension. In questo caffè per anziani nel corso di un turno regolare si riescono a preparare fino a otto torte.

Il weekend i clienti fanno la fila davanti al locale in Schleifmühlgasse, nel quarto distretto, e non solo per gustare i noti Germ-Buchteln, soffici tortini lievitati con ripieno di marmellata di prugne e accompagnati da una crema alla vaniglia. Dal 2019 la seconda sede, aperta solo il fine settimana, si trova nell'edificio dell'Università di Musica e Arte nel primo distretto, in Johannesgasse. Anche il piccolo chiosco Vollpension in piazza Schwedenplatz è ben frequentato.

  • 4., Schleifmühlgasse 16, www.vollpension.wien/
  • 1., Johannesgasse 4a
  • 1., Franz-Josefs-Kai 13, chiosco in piazza Schwedenplatz

For a printable version of this image, please contact: https://www.vollpension.wien/presse/

Birra e residenze assistite

In una residenza per anziani nel sobborgo di Atzgersdorf, nel ventitreesimo distretto, i residenti prendono regolarmente parte alle cosiddette Werkstätte, laboratori in cui si produce insieme birra, ma anche miele, miscele di erbe, acquavite di noci e dolci. Si cerca di coinvolgerli il più possibile nei processi: dalla produzione della birra all'etichettatura delle bottiglie. Tutto ciò influenza positivamente il benessere dei pensionati e allo stesso tempo rafforza il senso di coesione e le capacità motorie.

La Vienna Rossa dal 1919

Dopo la prima guerra mondiale tutti gli interventi a Vienna erano rivolti alla ricostruzione, e gli alloggi scarseggiavano. Nei quartieri periferici la gente viveva in insediamenti costruiti abusivamente, dove regnavano il freddo e le malattie. Alle prime elezioni libere del Consiglio Comunale di Vienna, nel maggio 1919, il Partito Operaio Socialdemocratico “rosso” ottenne la maggioranza assoluta dei voti e dei mandati, e nacque così la Vienna Rossa. “Un giorno queste pietre parleranno per noi”, affermò il 12 ottobre 1930 a Heiligenstadt il sindaco Karl Seitz in occasione dell'inaugurazione del Karl Marx Hof, dedicato al teorico del comunismo.

Si contrastarono così indigenza e povertà con efficaci politiche socialdemocratiche, e soprattutto furono presi provvedimenti edilizi visibili fino ad oggi. Negli anni successivi il Comune di Vienna fece realizzare più di 64.000 abitazioni comunali, per assegnarle poi in base a un sistema di punti. Il denaro proveniva da un'imposta sui salari e dalla tassa sulla casa introdotta nel 1923. I lavoratori si trasferirono in complessi abitativi progettati con attenzione alla praticità, dotati di riscaldamento, giardini, spazio sufficiente e accesso a strutture culturali e all'assistenza medica. In molti edifici municipali, che ancora oggi caratterizzano il paesaggio urbano, si notano splendidi dettagli e significativi elementi stilistici dello Stile Liberty e del movimento del Bauhaus. Costruzioni di rilievo come il complesso Karl-Marx-Hof, il più lungo complesso residenziale ininterrotto in Europa, ma anche lo stabilimento balneare Amalienbad, un gioiello dello Stile Liberty nel quartiere operaio di Favoriten, sono note in tutto il mondo. Numerosi architetti coinvolti nella progettazione erano studenti di Otto Wagner.

Contact

Ente per il Turismo di Vienna
Isabella Rauter
tel. (+ 43 1) 211 14-301