Informazioni stampa Vienna 06/2023 Artigianato viennese all'Esposizione Universale
Le imprese artigianali viennesi, presenti con i loro manufatti all'Esposizione Universale del 1873, sono ancora oggi parte integrante del paesaggio urbano viennese. Allora come oggi queste aziende, cercando il dialogo con i principali designer e stilisti della loro epoca, erano e sono al passo con i tempi, e, grazie alla cooperazione con i creativi, riescono a combinare magistralmente la tradizione al presente.
J. & L. Lobmeyr: opere d'arte cristalline
L’azienda J. & L. Lobmeyr con i suoi oggetti in cristallo fu uno dei più noti partecipanti all'Esposizione Universale di Vienna del 1873, dove riscosse un grandissimo successo. Ludwig Lobmeyr, fondatore dell'azienda, ricevette in quell'occasione numerosi premi per i pezzi esposti e faceva anche parte della giuria. Va inoltre ricordato che fu proprio l'azienda J. & L. Lobmeyr ad allestire il Padiglione imperiale, che dotò anche di un sofisticato servizio imperiale da tavola e di un magnifico specchio, che si può ammirare ancora oggi nella sede in Kärntner Strasse. Quest'impresa a conduzione familiare è stata fondata nel 1823 ed è nota per i suoi bicchieri in vetro trasparente realizzati in innumerevoli design, ma anche per i suoi imponenti e fastosi lampadari a corona.
Lobmeyr ha sempre curato molto la cooperazione con artisti, tra cui vanno annoverati Theophil Hansen, Adolf Loos, Josef Hoffmann ma anche designer della nostra epoca come Marco Dessi e Stefan Sagmeister. Soprattutto insieme al circolo Wiener Werkstätte Lobmeyr ha creato classici che sono ancora oggi in catalogo, come l'iconica serie di bicchieri “B” di Josef Hoffmann. Una delle serie più antiche di Lobmeyr è il “Servizio N° 4” del 1856, presentato all'Esposizione Universale del 1873 e da allora un bestseller. Le linee essenziali del servizio fecero sensazione allora e sono attuali ancora oggi. Il più celebre lampadario a corona di Lobmeyr è lo Starburst, realizzato nel 1966 per la Metropolitan Opera di New York.
Rassegne per il bicentenario della fondazione di Lobmeyr
- Nel 2023 J. & L. Lobmeyr festeggia il bicentenario della sua fondazione. All'Esposizione Universale e all'anniversario il MAK, il Museo di Arti Applicate, dedica una rassegna (7.6-24.9.2023)
- Alla sede principale dell'azienda Lobmeyr, in Kärntner Strasse 26, la ricorrenza si festeggia con due mostre allestite al primo piano: dall'aprile al luglio 2023 si punta sul tema Lobmeyr alle esposizioni mondiali. Si celebrerà dunque la partecipazione all'Esposizione Universale di Londra del 1862, a quella di Vienna nel 1873, a quella di Colonia del 1914, a quella di Parigi del 1925 e ai “Passionswege”, le vie della passione, che il festival Vienna Design Week organizza regolarmente a Vienna. Dal settembre al dicembre 2023 una mostra dedicata al design tratterà il processo di ideazione degli oggetti, nonché la scelta dei materiali e i pezzi cult creati da Lobmeyr negli ultimi due secoli.
Caccia ai gioielli da Köchert
A.E. Köchert, tradizionale gioielliere viennese, era uno dei più rinomati gioiellieri europei già all'epoca dell'Esposizione Universale di Vienna. Questa tradizionale azienda, un tempo fornitore della casa imperiale, realizza ancora oggi gioielli tipicamente viennesi a cavallo tra avanguardia e classicità. I pezzi più noti di Köchert sono le Stelle di Sisi. L'imperatrice Elisabetta possedeva ben 27 stelle di diamanti realizzate da Köchert, che portava inserite in collane e diademi, come spille o pendenti, o nell’acconciatura. E proprio così, luccicanti fra i capelli dell’imperatrice nell’iconico ritratto di Franz Xaver Winterhalter ora esposto al Museo di Sisi presso il Palazzo imperiale di Vienna, le Stelle di Sisi divennero una vera e propria moda in tutta Europa e ancora oggi sono celebri in tutto il mondo. Le Stelle di Sisi, replicate seguendo il disegno originale, si possono acquistare ancora oggi da A.E. Köchert.
Come ogni azienda artigianale che si rispetti, Köchert collaborò anche con il circolo Wiener Werkstätte. Oggi gli orafi di Köchert non riproducono solo pezzi storici, ma realizzano anche molti oggetti in base a disegni firmati da designer contemporanei. La storica sede di vendita progettata da Hansen ha un tocco contemporaneo, ma il Salone Hansen è stato preservato nella sua forma originale del 1873. Nel tradizionale laboratorio al primo piano si producono ancora oggi pregiati gioielli; vi è annesso un salone che funge anche da museo, in cui sono esposti preziosi disegni originali e bozze di gioielli.
Jarosinski & Vaugoin: l'argentiere dei re
Anche la tradizionale argenteria Jarosinski & Vaugoin partecipò con i suoi oggetti all'Esposizione Universale di Vienna del 1873 e ottenne delle medaglie per i suoi straordinari lavori in argento. Oggi, è la sesta generazione a gestire l'azienda di famiglia Jean-Paul Vaugoin, fondata nel 1847. La pregiata argenteria è lavorata a mano e fa bella mostra di sé persino sulle tavole del re d’Inghilterra a Kensington Palace o di più lontane casate reali in Arabia e Malesia. La manifattura è specializzata in posate e accessori per la tavola, e lo stile va dal barocco al contemporaneo.
Jarosinski & Vaugoin, una delle ultime aziende al mondo a produrre posate d'argento a mano, ne propone 200 diversi modelli. Jean-Paul Vaugoin, proprietario della manifattura, ama parlarne, soprattutto di quelle particolarmente insolite. Infatti c'è un set di posate per ogni occasione, dai cucchiaini da pompelmo alle forchette da ostrica, fino ai “supporti per cosce di pollo” in argento. La produzione avviene ancora in un laboratorio storico del settimo distretto. E non vi si possono acquistare solo posate dal design tradizionale, ma anche design moderni firmati ad esempio da Thomas Feichtner o Sebastian Menschhorn. Jean-Paul Vaugoin è particolarmente fiero della riproduzione della celebre saliera di Benvenuto Cellini in argento (l'originale è in oro). L'oggetto fu realizzato nel 1969 come dono per la Regina Elisabetta II, in occasione di una sua visita di Stato a Vienna.
Scarpe su misura di Scheer: eleganza senza tempo
Il calzaturificio Scheer è noto dal 1816 per le sue calzature su misura fatte a mano. E non si tratta di scarpe qualsiasi: nel 1873 l'azienda fu infatti premiata all'Esposizione Universale di Vienna e poco dopo divenne fornitore di corte imperialregio. A gestire l'azienda oggi è Markus Scheer, appartenente alla settima generazione della famiglia fondatrice. Qui si producono secondo l'antica arte calzaturiera raffinate scarpe su misura da uomo e da donna, la cui realizzazione richiede circa sei ore di lavoro. È compreso nel prezzo di vendita un servizio di pulizia gratuito e altamente professionale, per usufruire del quale ci sono clienti che inviano le loro scarpe dal Giappone a Vienna. Nel bellissimo negozio storico sono conservate le forme da scarpa dell'imperatore Francesco Giuseppe e di altri prestigiosi clienti.
Da vedere: in occasione dei 150 anni dall'Esposizione Universale di Vienna Scheer espone nei suoi locali di vendita a partire dall'inizio del gennaio 2023 anche la Medaglia al Merito e le vetrine del 1873.
Indirizzi:
- J. & L. Lobmeyr, Kärntner Strasse 26, 1010 Vienna, www.lobmeyr.at
- MAK - Museum für angewandte Kunst (Museo di Arti Applicate), Stubenring 5, 1010 Vienna, www.mak.at
- A.E. Köchert, Neuer Markt 15, 1010 Vienna, www.koechert.com
- Jarosinski & Vaugoin, Zieglergasse 24, 1070 Vienna, https://vaugoin.com
- Scheer, Bräunerstrasse 4, 1010 Vienna, www.scheer.at
Contact
Ente per il Turismo di Vienna
Isabella Rauter
tel. (+ 43 1) 211 14-301
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